domenica 23 novembre 2014

Eccoci


Eccoci,
ci sentivamo dei giganti anche se piccoli
l’innocenza ci rendeva degli impavidi,
ed ora eccoci,
noi così fragili.

Eccoci,
quel prato di colori, sogni e mille isole
stradine segnalate solo dalle lucciole,
ed ora eccoci,
noi senza fantasie.

Raccontami,
una storiella come sapevamo fare
svelami un mondo non usando le parole
ed ora abbraciami,
nascondi il tuono dietro al sole.

Eccoci,
ci sentivamo meno stanchi e con più brividi
con l’incoscienza di chi non conosce ostacoli,
ed ora eccoci,
più vulnerabili.

Eccoci,
nessun diverso solo demoni ed aureole 
paure innocenti senza renderle fobie
ed ora eccoci,
noi e mille ipocrisie.

Scuotimi,
sii disarmante e parla senza fare male
la bocca della verità si sà non ha pudore
ed ora salvami,
risorgi sana nel mio cuore.

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